Trama:
Berlino, anni 50. La trentenne Hanna Schmitz intreccia una relazione con l'adolescente Michael Berg, ma dovr� fare i conti con il suo oscuro passato, che affonda nell'epoca nazista.
Recensione:
Come � potuto accadere? Inevitabile domandarselo ogni qualvolta ci si trovi di fronte alla tragedia compiuta dal Nazismo. Tanti studiosi hanno provato a dare una risposta sulla base di studi sociologici, storici, politici e religiosi: uno di questi � Bernhard Schlink, docente di legge nell'universit� di Berlino nonch� autore del romanzo autobiografico �A voce alta�, trasposto parzialmente nell'omonimo film di Steven Daldry, di lingua tedesca d'adozione.
Nonostante il plot ruoti principalmente attorno alla storia d'amore fra Hannan (Kate Winslet) e Michael Berg (Ralph Fiennes), la prospettiva dei due amanti si espande sino a coinvolgere la Germania intera, quando la stessa Hannan si trova sotto processo per il suo servizio alle SS: la donna non � pi� la semplice amante di un adolescente, bens� la testimonianza acuta di come il genocidio degli ebrei sia potuto accadere. Al suo volto disarmante e disarmato, splendidamente interpretato da Kate Wislet, si affianca il conflitto di coscienza di Michael, tormentato dall'attaccamento affettivo nei confronti dalla donna e disgustato dal suo passato nazista.
Ai dilemmi emotivi si aggiungono questioni filosofiche irrisolte, alla ricerca della sottile differenza tra legge giuridica e legge etica per cui risulta motivo d'appagamento, al giorno d'oggi, cercare un capro espiatorio cui attribuire i mali compiuti da un'intera collettivit�.
L'opera di Daldry � il manifesto dell'altra medaglia della Germania nazista, il volto dei parenti dei colpevoli. Vi � uno sforzo teso a comprendere le gesta dei condannati, atto carico di umana comprensione e di travagliati tormenti interiori; sforzo coadiuvato da musiche orchestrali coinvolgenti e dalla prestazione sublime di Wislet, vincitrice del premio Oscar come miglior attrice protagonista.