Gli amori di Astrea e Celadon

Gli amori di Astrea e Celadon
Titolo originale: Les amours d'Astr?e et de C?ladon
Produzione: Spagna, Italia, Francia
Durata: 109
Genere: Drammatico/Romantico
Regia: Eric Rohmer
Uscita: 2007-09-01
Attori principali: St?phanie de Crayencour, Andy Gillet, C?cile Cassel, Serge Renko, Jocelyn Quivrin, V?ronique Reymond, Rosette, Mathilde Mosnier
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- Voto: 5.9/10 (12 voti)

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Trama:
Astrea (St�phanie de Crayencour,classe 1984) � una pastorella innamorata del pastore facoltoso Celadon (Andy Gillet), il loro sentimento � per� ostacolato dai genitori di lui e per ingannarli in una celebrazione, un�altra pastorella viene scelta per intrattenere Celadon. Astrea si accorge che l�interesse della giovane non � puro artificio e decide di allontanare l�innamorato, che tenta di uccidersi gettandosi nel fiume. Tutti, compresa l�ormai pentita Astrea, pensano che Celadon sia morto travolto dalla furia delle acque, che invece sar� salvato da delle Ninfe e scortato da un Druido; questo lo esorter� in tutti i modi a tornare dalla sua amata pastorella che, secondo il suo giudizio, non avr� di certo smesso di amarlo.



Recensione:
Venezia � ormai una seconda casa per Eric Rohmer, per chi non conosce il suo cinema (ed � un errore gravissimo) c�� da sapere che � stato uno degli esponenti della Novelle Vague scrivendo per i Cahiers Du Cinema di cui � stato redattore negli anni �50. Il suo cinema, come molti dei registi considerati all�avanguardia per la loro regia, � sempre stato puro e senza pretese, l�essenzialit� e la mancanza di quello che si pu� definire spettacolo artificioso, hanno sempre caratterizzato i suoi lavori. A Venezia ha vinto quasi tutto con i due capitoli de �Commedie e Proverbi� Il raggio verde e La notte di Luna Piena. Nel 2001 riceve il Leone d�oro alla carriera e il suo lungometraggio, il primo con tecniche digitali, La nobildonna e il duca, viene presentato nella medesima occasione. L�amor cortese, le ambientazioni medievali, gli insegnamenti morali sono da sempre oggetto del suo studio e della sua attenzione pi� fervida e non si pu� e non si deve guardare un suo film senza sapere da che percorso possa arrivare. Fatta tale premessa la prima de �Gli Amori di Astrea e Celadon� alla 64ma mostra del cinema di Venezia � stata presentata senza il regista, a casa per motivi di salute, che ha scritto, per� una lettera a tutti gli spettatori che si accingevano per la prima volta a vedere il suo film, esortando a lasciarsi trasportare dal vento, lo stesso che lui aveva sentito e catturato nella realizzazione. Tratto dal romanzo di Honor� D�Urf�, un testo barocco in prosa e versi del 1600, Gli amori di Astrea e Celadon � un film purista, ambientato del favoloso paesaggio francese incontaminato, sebbene non lo stesso descritto nel romanzo poich�, come viene precisato all�inizio, ormai raggiunto dalla tecnologia moderna, essenziale come l�erba e il sole, come l�acqua e il trasporto dei sentimenti, tipico dell�amor cortese. La religione, le dissertazioni sulle credenze e le contaminazioni che i popoli hanno attuato in quella terra, la determinazione a non mancare alla parola data e l�arroganza di chi salva per essere salvato sono elementi del tutto encomiabili e non privi di interesse e significato. Purtroppo per� anche la bravura dei giovani attori non � capace di togliere la patina pomposa e ridondante tipica s� di un romanzo di quello stampo, ma non abbastanza credibile per un pubblico moderno. D�altraparte si sa che riscoprire i romanzi e le ambientazioni ormai perdute oltre ad essere un punto fisso per Rohmer � anche indispensabile per il cinema, ma di certo i soggetti tra cui scegliere sono molti, il metodo in cui mandarli avanti va assolutamente adattato al genere proposto e non, seppur detto con rammarico, affidato al trasporto dei venti e dei tempi, senza dare un�adeguata direzione. Stupenda la scelta del paesaggio e della fotografia, della nudit� sempre esposta in modo sensibile e casuale, ammirevole la decisione di narrare di un senso di devozione che al giorno d�oggi manca e che dovrebbe essere riscoperto. Nasce, per� il dubbio che non sia stata una scelta ponderata quella di non sforzarsi troppo nell�adattare un testo tanto notevole in quanto a dialoghi e mancante in quanto a ironia, distraente e poco entusiasmante, per il gusto della riscoperta di un tempo magico, ma anche capace di tremende confusioni e irrealt�. Il senso dell�umorismo � quello che molti scambiano per mancanza di attenzione ai particolari, peccato che il ridicolo sia ad un passo dal sano divertimento. Questo � l�ultimo lavoro di un genio, un equilibrio un po� sbilanciato fra attenzione all�assurdit�, leggenda, divertissement francese e dialogo infinito. Attori giovani ma lodabili per il duro lavoro svolto e per il coraggio, di affrontare una sfida tale, solo probabilmente per respirare la stessa aria di chi ha contribuito a costruire il cinema che tutti noi amiamo.
Voto: 6
Ambra Zamuner

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