Trama:
Grant e Fiona trascorrono la loro vecchiaia d'amore e d'accordo, sciando sul lago ghiacciato su cui si affaccia la loro bella casa di legno, passando le serate abbracciati e abbandonandosi alla passione amorosa quando vanno a letto. La loro vita è perfetta ma la donna, colpita dall'Alzheimer, comincia a dimenticare tutto e tutti. I due decidono che la cosa migliore è farla ricoverare in una clinica privata per sottoporla a particolari cure. Ma la dimenticanza può far perdurare i sentimenti?.
Recensione:
Sarah Polley, al suo esordio registico, firma una pellicola romantica e delicata, dalle scenografie color pastello e dai paesaggi innevati degni di cartolina. Non può essere messa in dubbio una certa accuratezza nei particolari ma il tono smorzato e monotono rischia più di annoiare che colpire al cuore. L'interpretazione di Julie Christie e Gordon Pinsent è a dir poco degna di lode ma nonostante tutto i due protagonisti non riescono ad emozionare più di tanto, forse colpa di una sceneggiatura che, troppo attenta ad essere perfetta, non ha saputo cedere al vero calore umano, a sentimenti e a emozioni più reali. Si cela dunque una nota di gelo nel rapporto tra i due coniugi, apparentemente così affiatati. Il lavoro della Polley non nasconde tuttavia un certo fascino capace di catturare l'attenzione e soddisfare l'esigenze e i gusti cinematografici degli appassionati di film rosa. Lontano da lei ha comunque il pregio di narrare l'amore nella sua totalità, senza alcuna distinzione tra uomo e donna, né predilezione per l'uno dei due sessi ( errore che aveva commesso Nancy Meyers ne "L'amore non va in vacanza") e di affermare l'eros come sentimento reciproco e indissolubile.