Trama:
Una squadra di militari statunitensi deve disinnescare bombe in una citt� iraqena. Dopo la morte del sergente Matt Thompson, arriva nel gruppo William James, esperto ed abile sminatore, non professionale per� come il predecessore. Le bombe non sono per� le uniche insidie.
Recensione:
La Bigelow � la regista pi� "maschiaccio" di Hollywood e nella sua nuova opera non si smentisce: non vi � il minimo il tocco femminile. Solo uomini, con le loro sbronze e il loro machismo, che si prendono a botte e collezionano, come figurine, pezzi di ordigni disattivati in passato. Il paesaggio non � da meno: � una terra polverosa dove si muovono militari in divisa, si disinnescano ed esplodono bombe, saettano proiettili che fendono l'aria, schizzi di sangue colorano l'asfalto sabbioso. Alcune sequenze sono troppo lente e si sbadiglia, altre sono tese fino all'esasperazione. E' come un gioco di distrazione e coinvolgimento, noia e pathos che non sempre riesce. La grande pecca del film (in effetti � l'unica) � proprio questa incostanza del ritmo: la narrazione procede troppo lenta a tratti, invece � molto coinvolgente in altri. E' un "saliescendi", purtroppo, abbastanza irritante. Interessante il contenuto, con una visione della guerra che va dal ludico ( attraverso lo sguardo del sergente maggiore William James) al disastroso (lo specialista Owen Eldridge), dallo straziante fisico a quello psicologico. Le bombe sono balocchi orrorifici, prima spaventano poi si amano. Una volta lontano dal pericolo si vuole tornare indietro. C'� il rifiuto della vita, offuscata da tanti orrori, non si accetta pi� la normalit�, si vede il male e il disastro ovunque. E' un film feroce, crudo ed efficace. I soldati sono acrobati su un filo, � facile precipitare, meno restare in equilibrio. La sequenza iniziale � forse la pi� bella, spettacolare e allo stesso tempo patetica. Bravo Jeremy Renner. Ma una domanda resta: perch� spingersi oltre le due ore quando non ce n'era bisogno?.