Trama:
Sulla scia del grosso successo commerciale del primo ?Venerdi? 13 ? , le sale cinematografiche vennero invase da una quantità industriale di slasher a basso costo. ?The Burning?, oltre ad essere cronologicamente uno dei primi cloni del film di Cunningham, è anche un prodotto che spicca rispetto la bassa media degli slashers anni ?80. La scarsa originalità del soggetto è compensata da una buona tecnica di regia, alcuni momenti di tensione e dagli ottimi fx di Tom Savini. Uno scherzo goliardico, da parte di alcuni giovani campeggiatori ai danni di un poveraccio, si tramuta in tragedia poichà© l?uomo rimane orrendamente ustionato. Ricoverato in clinica, anni dopo il disgraziato viene rimesso in libertà e, inutile dirlo, il suo primo pensiero è quello di macellare quanti pi๠teenagers possibili in spensierata vacanza. Il plot è elementare ma l?atmosfera del film è piuttosto malsana con esplosioni di grande violenza (la scena della terribile carneficina, a suon di ?cesoiate?, sulla zattera causò diversi problemi di censura al film). Savini effettua un ottimo lavoro di make-up ed ?effettacci? favorendo la realizzazione di alcuni omicidi memorabili. Buono anche il reparto recitativo ed efficace la fotografia. Gli amanti dello slasher di stampo pi๠brutale, lo apprezzeranno sicuramente.
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di Dal Pino:
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Recensione:Sulla scia del grosso successo commerciale del primo “Venerdi’ 13 ” , le sale cinematografiche vennero invase da una quantità industriale di slasher a basso costo. “The Burning”, oltre ad essere cronologicamente uno dei primi cloni del film di Cunningham, è anche un prodotto che spicca rispetto la bassa media degli slashers anni ’80. La scarsa originalità del soggetto è compensata da una buona tecnica di regia, alcuni momenti di tensione e dagli ottimi fx di Tom Savini. Uno scherzo goliardico, da parte di alcuni giovani campeggiatori ai danni di un poveraccio, si tramuta in tragedia poiché l’uomo rimane orrendamente ustionato. Ricoverato in clinica, anni dopo il disgraziato viene rimesso in libertà e, inutile dirlo, il suo primo pensiero è quello di macellare quanti più teenagers possibili in spensierata vacanza. Il plot è elementare ma l’atmosfera del film è piuttosto malsana con esplosioni di grande violenza (la scena della terribile carneficina, a suon di “cesoiate”, sulla zattera causò diversi problemi di censura al film). Savini effettua un ottimo lavoro di make-up ed “effettacci” favorendo la realizzazione di alcuni omicidi memorabili. Buono anche il reparto recitativo ed efficace la fotografia. Gli amanti dello slasher di stampo più brutale, lo apprezzeranno sicuramente.
Si ringrazia
AlexVisani.comper la recensione