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Sbarca nei cinema italiani uno dei film più ambigui e particolari di questa estate 2016. Parliamo di Suicide Squad, film d'azione di produzione americana con la regia di David Ayer e gli attori Jared Leto, Ben Affleck, Will Smith, Margot Robbie, Joel Kinnaman.
Il film Suicide Squad unisce da un lato la vocazione dei film classici americani ricchi d’azione, effetti speciali e supereroi mentre dall’altro lato quel classicismo un po’ europeo che non guasta mai. Negli USA sono alle prese con un dilemma assai complesso: come proteggere la propria nazione e i suoi capi da un attacco improvviso da parte di qualche supereroe? Chi potrebbe mai fermare ad esempio Superman? Un’agente dei servizi segreti pone il problema sul tavolo e i capi di Stato Maggiore gli danno retta. Nasce così l’idea di creare un gruppo di esseri, chiamati metaumani, da riunire in una sorta di esercito speciale e poter così manovrare a piacimento. Naturalmente buona parte di loro sono delinquenti, alcuni particolarmente pericolosi, che però proprio per la loro indole sono facilmente ricattabili oppure comprabili. Nei più classici dei film di questo genere non può mancare l’imminente pericolo per la Terra. Infatti sul nostro pianeta sta per piombare un’antica divinità che minaccia di sottomettere il genere umano oppure di spazzarlo via. Il gruppo di metaumani prende il nome di Suicide Squad e senza alcun allenamento specifico, non si lascia sfuggire l’occasione e inizia a mettersi al lavoro. La capacità del regista sta tutta nel far passare dei cattivi per buoni o semplicemente per persone con problemi verso la società. Il risultato non è assolutamente da promuovere a pieni voti data la trama un po’ scontata. Belli gli effetti speciali e ottimo il cast di attori che però non basta a tener su tutta la baracca che scricchiola e non poco. Di certo potrà piacere ai veri appassionati del genere ma farà storcere il naso a chi ricorda semplicemente Superman o Batman combattere per le ingiustizie sventolando la propria “bontà” d’animo. Una piccola citazione a parte merita Will Smith. Riesce sempre a distinguersi anche in un film non cucito perfettamente per lui. Le sue battute, i suoi brevi monologhi danno un motivo e una giustificazione al prezzo del biglietto o semplicemente alle 2 ore e passa in TV.
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