Recensione:
Sotto l'apparenza di un film curato, con una trama originale e che dovrebbe riservarci una tensione sempre ai massimi livelli si nasconde in realtà un filmetto discreto condito in modo da sembrare un capolavoro che non è.
Sotto l'apparenza della forma la sostanza è ben poca, la trama, scopiazzata da vari film, è in realtà poco più di un pretesto. L'atmosfera non manca, ma non è supportata da dialoghi e da personaggi verosimili capaci di realizzare un qualcosa di credibile. Lo sforzo registico, per trasformare questa sorta di miscuglio di film d'azione (poca in realtà) e spionaggio, in qualcosa di decente è molto apprezzabile, ma non riesce appieno.
Le brevi pause che diluiscono il film rendendolo eccessivamente lungo non giocano certo a favore del regista, ma anche la mancanza di bravi attori (Val Kilmer fa praticamente tutto da solo) e la mancanza di un legame tra alcuni punti della trama rende il tutto poco naturale e troppo forzato per risultare sconvolgente e credibile (nei colpi di scena).
C'osa c'entra il titolo con il resto del film? Praticamente nulla, il titolo fa riferimento ad una frase pronunciata alcune volte dal protagonista e di cui la ragazza rapita darà poi una spiegazione storica legata agli spartani.
Insomma, un film per certi versi superlativo, per altri veramente mediocre, e nel complesso troppo simile a tanti altri film più validi perché valga la pena di affittarlo. Se vi capita, o se siete amanti del genere, vedetelo pure senza timori.