Recensione:Interessante produzione indipendente canadese del 2001 che sopperisce alla penuria di mezzi con perizia tecnica e notevole creativit�. Siamo in Giappone dove impazza il reality show pi� estremo della televisione: “Slashers”. Nel gioco, i partecipanti possono vincere cifre astronomiche a patto che riescano a sopravvivere a tre feroci maniaci che gli danno la caccia lungo un allucinate percorso-labirinto. Visto l'enorme successo che il programma ha anche negli USA, gli autori decidono di realizzare una puntata speciale accettando un gruppetto di concorrenti americani. La lotta per la sopravvivenza ha inizio. Prendendo spunto dall'attuale moda dei reality shows e strizzando l'occhio a “The Running Man”, “Slashers” risulta teso ma al contempo molto ironico, cinico quanto basta e ben orchestrato. Devereaux ha l'intelligente idea di evitare l'abusato discorso delle telecamere multiple e nascoste che riprendono i partecipanti e preferisce inserire un personaggio attivo, ossia un cameraman, che segue di pari passo le vicende dei protagonisti. Pertanto assistiamo a tutte le azioni secondo la soggettiva del cameraman stesso. A livello di regia, il tutto si risolve con una serie di lunghi piani sequenza che, scavalcano abilmente il rischio di rallentare la vicenda e possiedono ritmo, coordinazione ed attimi di suspense. Non manca lo splatter che, ben dosato, irrompe con brutalit� ed efficacia. Purtroppo il budget assai limitato, qualche lieve caduta di tono e gli attori non sempre brillanti limitano il film, comunque godibile. La sceneggiatura, che punta l'indice ferocemente contro televisione e pubblico istupidito da essa, riserva qualche perla come l'idea di inserire stacchi pubblicitari prima di un omicidio. Cosi', vittima e carnefice, sono obbligati ad attendere il ritorno della diretta televisiva per lunghi attimi, durante i quali si minacciano, si insultano e si supplicano vicendevolmente.
Effetto tragicomico garantito.
Si ringrazia
AlexVisani.comper la recensione