prova Saw 2 - La soluzione dell'enigma: film

Saw 2 - La soluzione dell'enigma

Saw 2 - La soluzione dell'enigma
Titolo originale: Saw II
Produzione: Usa
Durata: 107
Genere: Thriller
Regia: Darren Bousman
Uscita: 2006-01-05
Attori principali: Tobin Bell, Lyriq Bent, Tim Burd, John Fallon, Franky G, Noam Jenkins, Erik Knudsen
Scheda di Opinioni
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Trama:
Ancora una volta la polizia arriva all'enigmista, ma stavolta per lui è davvero la fine: decine di agenti di polizia circondano l'abitazione ed eseguono l'arresto, ma c'è un imprevisto: il figlio di uno degli agenti è stato preso in ostaggio…
Recensione:
opo un inizio apparentemente fiacco e poco originale rispetto al primo film, la storia riprende energia con colpi di scena inattesi e degni dei migliori capolavori del genere. "Saw 2" è uno di quei pochissimi film in cui si può veramente dire che bastano un paio di scene a risollevare il film. Anche se comunque la pellicola resta piuttosto godibile anche per tutto il primo tempo.

La prima parte del film, dopo l'arresto, ci presenta il solito enigma con piì protagonisti di cui uno è il figlio del poliziotto. La storia si svolge all'interno di un'abitazione piuttosto grande e ciò consente al regista di piazzare piì trappole ed enigmi sparsi per la casa, e di giocare piì a lungo con lo spettatore.

Le musiche sono molto azzeccate e in linea con quelle del primo capitolo, la caratterizzazione psicologica dei personaggi, pur non essendo il punto di forza del film, è piuttosto ben studiata e le spiegazione delle motivazioni che spingono l'enigmista verso le brutali uccisioni sono spiegate con una logica discreta. Gli attori recitano discretamente, ma è la regia, con i colpi di scena e la trama intrigante a rendere il film così riuscito.

Del resto l'enigmista non può essere paragonato ai veri capolavori come ad esempio "Il silenzio degli innocenti", ma risulta piuttosto un film molto riuscito ed adrenalinico, che colpisce soprattutto alla prima visione, da vedere, ma con un messaggio psicologico meno forte e meno riuscito.

Insomma, un thriller mozzafiato con tensione e suspense alle stelle. Angosciante e violento, ma senza il gusto macabro dei dettagli. Indubbiamente all'altezza del primo episodio e con colpi di scena da lasciare senza parole. Da vedere! Voto: 8,0

Trama e Recensione by Emiliano
Mi spiace davvero ma sono rimasto profondamente deluso dal secondo episodio dell’enigmista che si era guadagnato l’anno scorso il primo posto nella categoria “horror della nuova generazione” (con un’accezione assolutamente positiva). Storia semplice e scontata, non è cambiato nulla dal primo Saw: questa volta però i malcapitati non sono in una stanza ma in una casa (sembra che si aprano le porte al Grande Fratello), e già questo contribuisce a sminuire notevolmente l’ansia di rimanere intrappolati in 4 mura. Io mi chiedo, ma perché mai un film che l’anno scorso ha ottenuto incassi da record (limitatamente ai botteghini horror), per il seguito (attesissimo peraltro) non può avvalersi di attori di una certa caratura? Bhè, forse leggendo il copione molti “enigmi” verranno alla luce. Lasciando stare gli attori (che sembrano aver imparato la parte 1 minuto prima di girare il film, dopo aver studiato recitazione dalla De Filippi), la storia è quanto di piì banale si sia mai visto sugli schermoni dell’atteso 2006. Si inizia molto bene con colori scuri e atmosfera dark, la regia è quanto di piì all’avanguardia si possa trovare oggi (alla CSI per intenderci), ma in men che non si dica, il mistero svanisce con l’apparizione del fantomatico “Enigmista”: piì che un malato terminale di cancro sembra un mezzo cyborg prelevato da Blade Runner, una copia sbiadita dell’immenso Rutger Hauer. Ma perché continua a ripetere che è malato? Pensa forse di avere a che fare con un pubblico di audiolesi? Lo dirà almeno 5 volte! Il fatto che l’assassino si lasci scoprire, senza opporre particolare resistenza, forse vuole essere un omaggio all’ inimitabile Seven, ma l’effetto è del tutto diverso. Il piano dell’enigmista è mettere alla prova il poliziotto, è giocare sulle parole e sul fatto che nessuno ti ascolta letteralmente quando è in ballo la vita del proprio figlio. La storia è spenta, i tempi morti sono insormontabili, la tensione si accende a sprazzi solamente grazie alle morti dei partecipanti al “gioco”…troppo poco per realizzare un horror cult nel 2006 (pellicole come “The Descent” e “Creep il chirurgo” vengono da un altro pianeta). Troppi, davvero troppi i punti deboli: i poliziotti che litigano tra loro senza essere di aiuto alla causa (e gli esperti ci mettono sei ore prima di trovare la sorgente della telecamera che riprende i “prigionieri”), il capo della polizia sembra essere il classico detective “prima ti spacco la faccia e poi ti chiedo se sai qualcosa, forse”, e infatti lo è, ma ci mette 9 anni per prendere a schiaffi il nostro povero enigmista (che piì che un infallibile assassino sembra un paralitico che ha voglia solo di fare 2 chiacchiere e una partita a poker, ah sì ho trovato, sembra il padre di Homer Simpson…). Come se non bastasse il capo degli Swat (che in teoria dovrebbe essere meglio di Rambo, Callaghan e Orazio di Csi) sembra Busta Rhymes indeciso su quale collanazza indossare per la serata… La combriccola delle vittime è semplicemente agghiacciante: la bionda insopportabile, il sudamericano uno stupidone colossale e il “fratello” piì che dal carcere sembra uscito dall’oratorio…per non parlare del ragazzino che ha l’espressività di un marciapiede. Ma sarebbero questi i famosi “delinquenti” che devono pagare col contrappasso i loro peccati mortali e morali???? Al posto del regista rivedrei American history-x prima di definirli tali e ripasserei un po’ qualche capolavoro espressionista tedesco (Murnau, Wiene) per imparare qualcosa di piì sul trucco “noir”… L’alone di mistero e di terrore cala dopo circa 17 minuti e non si vede l’ora che il tutto finisca il piì in fretta possibile (ma non potevo vedere quell’altro film, come si chiamava? Ah sì, A history of violence). Piì che una corsa contro il tempo sembra una caccia al tesoro, e poi c’è troppa, troppa luce per un film horror…Le uniche scene degne di nota sono le uccisioni, ma il mio vero unico plauso va alla bella citazione (verso la fine del film, che bello è finito!) di uno stramitico film del buon Wes Craven datato 1972 per gli esperti.

Voto: Bocciato

Voto: 8,0
Gik25

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