Milk

Milk
Titolo originale: Milk
Produzione: Usa
Durata: 128
Genere: Drammatico
Regia: Gus Van Sant
Uscita: 2009-01-23
Attori principali: Sean Penn, Emile Hirsch, Josh Brolin, Diego Luna, Brandon Boyce, Denis O'Hare, Victor Garber, James Franco
Scheda di Opinioni
Vota il film:

- Voto: 9.0/10 (13 voti)

Commenti


Commenta il film!

Trama:
La vera storia di Harvey Milk, consigliere comunale a San Francisco negli anni settanta e militante per i diritti civili degli omosessuali, ucciso da un rivale politico insieme al sindaco della citt
Recensione:
Harvey Milk � stato il primo uomo politico americano a dichiarare la propria omosessualit� e a lottare per i diritti civili del gay. Questo nei lontani anni settanta, quando bandiere e cortei erano all'ordine del giorno e quando gli idealisti potevano ancora sognare, finch� qualcuno non ha cominciato a svegliare tutti a colpi di arma da fuoco. In America, si sa, le armi da fuoco sono un diritto garantito dalla costituzione, e quindi chiunque ne pu� possedere una. Ma quello che chiunque non dovrebbe poter fare �, invece, usarle contro chi non la pensa come lui. Ma questo in America non pare garantito, in realt�, da nessuno. Cos� Van Sant ci porta per mano in un'epoca storica in cui i pionieri spesso finivano martirizzati sull'altare di una normalit� invocata a gran voce dal popolo americano o dai custodi della sua morale, e ci racconta una delle mille storie di cui l'America � piena: quella di un altro idealista ucciso da un bigotto reazionario. Vi dice nulla? Come dite? Addirittura adesso in America i bigotti reazionari sono al governo e tirano bombe in nome della democrazia? Dev'essere una deriva recente, perch� negli anni settanta si limitavano ad ammazzare prevalentemente tra le pareti di casa e in genere uccidevano tutti quelli che si prendevano la briga di avviare il motore di un quasiasi cambiamento. Abbiamo cos� molte storie di persone ammazzate per aver difeso i diritti dei neri, o quelli uccisi per aver tentato di dare dignit� ai gay, alle donne, e via cos�. Ci sarebbe materiale per girare milioni di film. Ed � infatti un altro di questi milioni di racconti che Van Sant ci regala con il suo stile inconfondibile e la sua estetica superiore. L'atmosfera che si respira � quella possibilista del momento storico, e le bandiere e i piccoli cortei danno un tocco nostalgico al racconto. I protagonisti sono terribilmente credibili e poeticamente presi dal loro contagioso fervore. E mentre assistiamo all'ascesa politica, raccontata da Milk al suo registratore, vediamo coi suoi occhi tutte le possibilit� a disposizione di chi � desideroso di affermare i propri diritti in una nazione che, almeno a parole, si dichiara libera. Harvey vive sulla propria pelle tutte le contraddizioni di questo spacco tra la realt� e la sua definizione da parte dei media. E se tutto gli sar� sembrato possibile, � certo che la follia, di cui egli trascura i segnali, era appostata sulla sua strada fin dall'inizio. La sua storia � raccontata in maniera semplice, senza neanche un'ombra del compiacimento guardone che si suppone debba accompagnare certe tematiche. Quella che vediamo � un'altra storia di persone sacrificate sull'altare di una normalit� imposta al punto tale che finisce per soffocare ogni afflato di diversit�. E se in alcuni passaggi il racconto appare un tantino didascalico, come ad esempio nelle scene finali e nell'accostamento tra Harvey e il sacrificio di Tosca, che si getta dagli spalti di Castel Sant'Angelo nella rappresentazione teatrale che fa da sottofondo agli ultimi minuti, � solo perch� di certo un'esteta come Van Sant non pu� non cedere al fascino di un'accostamento sacrilego, anche se leggermente scontato. Sean Penn si conferma attore di razza, e regala al suo personaggio un'ingenuit� velata di quell'idealismo che spesso � il motore dei cambiamenti, i quali spinti a velocit� supersonica dal momento storico, vengono a volte arrestati di colpo dalla paura di un singolo. Mentre Josh Brolin recita con misurata ambiguit� la follia che si nasconde dietro la facciata di normalit� perbenista e puritana. Ed � in effetti insieme la nemesi di Milk e la rappresentazione del conflitto che anima tuttora l'America, una nazione che prima impone ai suoi figli chi e in che modo amare e poi si spinge fino a prescrivere ad ogni cittadino chi dovr� odiare.
Voto: 7
Anna Maria Pelella

Leggi i commenti Collabora con noi! Invia una recensione