Recensione:
Il film ricorda lontanamente i racconti di Lovecraft, tuttavia la mancanza di atmosfera lo rende insignificante e vuoto. Un film horror che non brilla né per effetti speciali, né per originalità né tanto meno per atmosfera, musiche o trama è di per se abbastanza deludente.
Peccato, perché dal regista Michele Soavi e da Dario Argento e dalle prime scene ci saremmo aspettati veramente di più.
A dire la verità le buone idee non mancano, ma il film risulta addirittura noioso anche perché privo di colpi di scena, con una trama troppo semplice e lineare. Il più grande difetto è tuttavia proprio la mancanza di atmosfera: fattore predominate per film horror e solitamente sempre presente.
Durante tutta la visione il film potrebbe risollevarsi con un colpo di scena o un evento inatteso che però non si verifica…
Per gli appassionati di cinema sarà interessante riconoscere uno dei tratti distintivi della regia di Dario Argento: la messa a fuoco su particolari apparentemente casuali della zona in cui si svolge il delitto.
In conclusione, è uno dei pochi film deludenti diretti dal mago degli horror, vi sconsiglio di vederlo, non tanto per il film in se (che alla fin fine è discreto), ma per la presenza di numerosi film decisamente più validi (molti dei quali proprio di questo stesso regista).