prova
Il film
scorre inarrestabile come un fiume in piena, impossibile
da fermare. Non si sofferma nemmeno sui frequenti colpi di
scena che perdono così di consistenza. Peccato perché
avrebbe potuto superarsi, entrare a far parte di quella
ristretta cerchia di Thriller che tengono lo spettatore
incollato allo schermo. E invece manca il bersaglio.
Peccato perché la trama è ben strutturata, piena di
suspense e colpi di scena, ma non cervellotica. Anzi forse
addirittura un po’ troppo semplice: non è facilmente
prevedibile ma non siamo ai livelli de “Nella morsa del
ragno”
Il film è diviso in tre parti:
l'ingaggio, l'addestramento e la
missione (le prime due parti sono le migliori).
Il finale un po’ troppo
prevedibile, anche se non banale, è comunque piì che
discreto per via delle piccole varianti e colpi di scena
utilizzati dal regista.
Al Pacino delude un po’ come del resto già è successo nei suoi
ultimi film: “Insomnia” e “People I known”. Ma la colpa è
soprattutto del regista che sbaglia risolvendo troppo
bruscamente, nel giro di due scene una trama che
era riuscito a intricare anche oltre il necessario. E
questo spiazza lo spettatore, che sebbene si senta
sollevato di essere giunto allo scioglimento della vicenda, ne rimane anche un
po’ deluso.
Alla domanda: “il film poteva essere migliorato?” la
risposta è semplice. Si! E per capire come basta vedere i
due colpi di scena de “Nella morsa del ragno” con Morgan
Freeman: imprevedibili e ben congegnati, ma soprattutto
originali. Per il resto il film è ben fatto: la parte di
reclutamento e addestramento, la segretezza e la trama
secondaria (con la ragazza) sono ben fatti. Anche se
comunque migliorabili… I sentimenti, verso il padre, verso
la ragazza, non sono convincenti, sono superficiali…
In altre parole un film carino che avrebbe potuto (e
dovuto visto il cast) essere un grande film, ma che delude
un po’, soprattutto per il secondo tempo. Affittatelo, se
vi piacciono i film di spionaggio, altrimenti rimarrete un
po’ delusi.