Trama:
Stuart è un falso e arrogante agente pubblicitario di New York che tradisce la moglie con una ragazza giovane e ingenua. Ogni giorno telefona alla ragazza dalla stessa cabina telefonica. Un giorno risponde a una chiamata a quella cabina: all’altro capo della cornetta c’è un killer armato di fucile da cecchino che lo tiene sotto tiro da uno dei palazzi vicini… Se riattacca aprirà il fuoco.
Recensione:
Ottimo film, molto curato e verosimile, che lascia da pensare. Narra la storia di un cecchino che ha deciso di uccidere la gente “cattiva”. Il regista è davvero bravo se pensate che con una trama semplicissima riesce a catturare l’attenzione per tutta la durata del film. Non tutti i personaggi sono caratterizzati alla perfezione, ma lo sono quelli principali (il cecchino e la vittima). Cecchino che viene presentato come un uomo misterioso che non ha alcun interesse a rivelare la sua identità o il motivo per cui agisce (nemmeno a una persona che sta per morire). Anche la vittima viene resa molto bene: agile, scaltra, furba e soprattutto antipatica. Antipatica a tal punto che molti si schiereranno col cecchino “gentiluomo” che rischia la galera per redimere e punire i corrotti. In ogni caso Colin Farrel recita egregiamente interpretando alla perfezione il suo personaggio che da arrogante e bugiardo finirà per diventare umile e sincero. La cura dei dettagli tecnici è alta: molto superiore alla media dei film d’azione. Gli avvenimenti vengono motivati e incorniciati all’interno di una storia plausibile che non tenderà ad irritarci.
In altre parole il film è bello, avvincente e realistico. L’unico difetto, a cui peraltro non si fa nemmeno molto caso, è la durata davvero esigua del film.