Trama:
Storia dell'intenso regno di Elisabetta I, che si divide tra l'amore per Sir Walsingham, le cospirazioni e l'impegno per mantenere la sua credibilità come icona del mondo occidentale.
Recensione:
Dopo il fumettiano 300 nuovo appuntamento con la storia grazie a Elizabeth, secondo capitolo della trilogia dedicata alla storia di Elisabetta d'Inghilterra, la famosa regina senza marito né figli che dovette combattere gli intrighi dell'altra pretendente al trono, Maria Stuart, e sconfiggere l'Invicibile Armata di Filippo II di Spagna nei mari inglesi.
A Shekkar Kapur l'arduo compito di rappresentare con gli occhi della cinepresa la tensione e i pericoli di un'epoca, quella elisabettiana, senza scadere nella retorica perseguendo l'attinenza storica.
Tentativo riuscito grazie ad una trama generalmente conforme ai fatti ma eccessivamente pomposa nello stile, con intrighi amorosi e politici all'interno della corte.
Il regista pone minuzia nella creazione della protagonista, Elizabeth (Cate Blanchett) sia a livello di fotografia e costumi - tanto da sembrare più la Madonna che una regina - sia a livello di personaggio, con un'attenzione particolare rivolta al lato psicologico, forse esageratamente sviluppato, poiché Elizabeth è l'unico personaggio a evolversi nella vicenda: da regina austera e sicura di sé a donna fragile ed emotiva all'inverosimile.
Gli altri sono statici e, grazie anche alla prestazione di Cate Blanchett, risultano comparse marginali eccezion fatta per Clive Owen, splendido e attraente nel rappresentare l'impossibilità di amare una donna così forte e decisa a sposare la sua patria.