Recensione:
Basato su fatti reali il film descrive una vicenda incredibile e angosciante, e sottolinea come una semplice dimenticanza basti a trasformare una gita in barca in una tragedia. Il confronto con il primo episodio "Open Water" è inevitabile. Lì il film era indubbiamente più pesante, ma il realismo e il senso di impotenza rendeva la vicenda unica. Qui la regia è più accorta, più attenta ai dettagli, ma la vicenda non ci lascia più senza fiato.
La recitazione non è eccellente, e nel complesso si poteva fare di meglio. Ma la pellicola non è assolutamente da scartare. L'azione non manca, e la trama è meno scontata di quanto ci saremmo aspettati. La tensione non è ai massimi livelli, forse anche a causa della durata un po' eccessiva.
Nel complesso si tratta di una pellicola godibile, peccato che la caratterizzazione psicologica dei personaggi che avrebbe dovuto essere curata e credibile lasci un po' a desiderare.
Ciò che colpisce del film è come una situazione di fatto banale e quasi comica, sia al contempo serissima, e si trasformi in poco tempo in una tragedia. Verrebbe da sorridere all'inizio, ma il problema è più che reale. La suspense è a livelli discreti, e i toni sono costantemente drammatici e angoscianti.