Splinter Cell

Recensione di:
Splinter Cell


Voto: 9,5

: Hic



Forse l’unica cosa che si potrebbe criticare di Splinter Cell è il nome dato al personaggio(Sam Fischer) che non lo caratterizza bene e non lo fa rimanere impresso nella memoria, come facevano nomi quali Duke, Snake o Serious Sam. Per il resto si può solo dire che Sprinter Cell è un capolavoro, forse l’unico gioco veramente bello che sia uscito dopo Half-Life, capolavoro della Sierra che ha ridato valore al single player. Basato sul motore notevolmente migliorato di Unreal S.C. ha texture ad alta risoluzione, luci dinamiche e modelli 3d realizzati alla perfezione. Durante tutto il gioco non ho mai riscontrato bug o errori tipo braccia che entrano nei muri o cose del genere. Per chi non ne fosse al corrente Unreal è il gioco che ha fatto tremare tutti i videogames per la sua grafica rivoluzionaria, il gioco in cui quando si usciva all’aperto si guardava a bocca aperta il cielo, le nuvole, l’acqua e si vedeva un castello a chilometri di distanza verso cui bisognava andare, il gioco con cui ogni videogioco ha dovuto successivamente misurarsi.
Tornando a S.C. bisogna dire che sotto il punto di vista del gioco in se (globalmente) ha perfino superato Metal Gear Solid, mentre sotto il punto di vista della trama è sicuramente inferiore.

Sam Fischer è un agente segreto del N.S.A. (National Security Agency) che deve risolvere dei problemi riguardanti la Russia e degli ordigni nucleari. Viene mandato in missione per indagare sulla improvvisa scomparsa di due agenti della C.I.A.(qui non ci scrivo la sigla perché se non sapete che cos è la C.I.A. è meglio che non comprate S.C.), scoprirà ovviamente che sono morti e cosi di seguito. Parlando dei filmati, senz’altro di ottima fattura, si deve far presente che finalmente non sono più realizzati col motore del gioco, ma ad alta risoluzione. Le musiche poi sono il punto forte del gioco: si attivano al momento in cui si viene scoperti o in cui si passa dall’azione stealth all’azione con uso di forza letale. Durante il gioco ci sono suoni di sottofondo o musiche non fastidiose, quando poi si passa all’ azione scatta una musica che ti tiene l’adrenalina al massimo e i nervi tesi al limite. Sembra di avere veramente in mano quella pisola col silenziatore e di avanzare nel buio scrutando tutto col visore notturno.

Questa è un’altra caratteristica di S.C.: il visore ad intensificazione della luce e il visore termico. Questi vi permetteranno di muovervi nella completa oscurità come dei pipistrelli, vedendo senza essere visti. Il visore termico servirà anche per poter aprire delle porte a codice, osservando il diverso calore dei tasti appena premuti. I movimenti che si possono far eseguire al nostro personaggio sono tantissimi (in confronto Tomb Raider sparisce). Si va dal semplice arrampicarsi, sporgersi, chinarsi, saltare fino a stare sospesi tra due muri, calarsi con corde o pertiche, rotolare, saltare da un muro all’altro, spostare cadaveri o prendere dei nemici ed usarli come scudo. Ci si può calare da un tetto con una corda per poi entrare nell’edificio rompendo una vetrata, il tutto con la massima semplicità e senza dover eseguire salti millimetrici stressanti come in Tomb Raider. La velocità di movimento del nostro personaggio si può impostare su quattro posizioni a secondo di quello che richiede la situazione. Per esempio se ci sono telecamere o nemici in vicinanza è preferibile muoversi lentamente. Le armi a disposizione sono solo due anche se, dato lo stile del gioco, il numero di accessori e la possibilità di stordire anche a mani nude non si sente la mancanza di più armi. Il reticolo del fucile da sniper traballa un po’ troppo, però si può tenere immobile per alcuni secondi. Questo tremolio è stato realizzato sicuramente per non fare un uso eccessivo di quest’arma altrimenti micidiale. Un’ultima parola va spesa per il gameplay, veramente ben realizzato. Tutti i movimenti e le azioni che si possono fare risultano di facile gestione cosi come si prende facilmente la mira e si scorre tranquillamente tra gli oggetti e gli accessori del nostro agente.

Concludendo Splinter Cell è decisamente un capolavoro, uno di quei pochi giochi che non verranno dimenticati nemmeno tra 50 anni. Datemi retta è degno della fama che lo circonda.



Voto: 9,5