Recensione:Con questo film Spielberg dimostra ancora una volta il
suo talento, capace di ottimi film come questo, che non
stenterei a definire un capolavoro. Nonostante film come
“Jurassic Park” e “The Lost World” un po’ troppo
commerciali e nemmeno lontanamente all’altezza della sua
solita regia (provate a confrontare Jurassic Park 2 con
Terminator 2 di Cameron…) Spielberg � e rimane uno dei
migliori registi in circolazione.
“Prova a prendermi” � un bel film,
a met� tra una commedia
e un drammatico, con una trama molto originale, ispirata a
una storia vera: quella di Frank Abagnale Jr. e Stan
Redding.
Il cast, eccezionale, � pi� che all’altezza con un Di
Caprio che veste bene i panni del ragazzo anzitempo (come
in Will Hunting) a met� tra il bambino impertinente e
l’uomo in cerca solo di una identit�. E un fantastico Tom
Hanks ormai avvezzo alla gloria dovuta al suo enorme
talento.
E pensare che inizialmente il film non doveva essere
girato da Spielberg, e che l'agente Carl non doveva essere
Hanks…
Un film apparentemente spensierato, tutto incentrato
sull’inseguimento di un abilissimo falsario, non � un
semplice poliziesco, ma � anche una commedia, e una
biografia e nasconde
un messaggio drammatico: Il film �
difatti la storia di tre solitudini: quella di Frank jr.
che vorrebbe fermarsi, avere una vita normale, metter su
famiglia, ma non ci riesce. Quella del padre, divorziato
dalla moglie, che non riesce a farsene una ragione. E il
poliziotto, anche lui divorziato, che invece di rifarsi
una vita si butta a capofitto nel lavoro persino a Natale.
Il tutto ambientato negli anni sessanta, che non ci
mostrano un'America nel pieno del boom economico tutta
ricchezza e agiatezza, ma ci mostrano la vita vera: piena
di fallimenti e difficolt�.
I tre protagonisti recitano divinamente, dando vita a tre
personaggi umani e perfettamente credibili:
Il delinquente suscita pi� tenerezza che paura, anche
perch� in fondo i suoi crimini sono di modesta entit� (e
non sono mai ai danni dei deboli, ma delle banche…)
Il poliziotto, Carl � un uo
mo di mezza et�, ma pieno di
energie, determinato fino in fondo a catturare Frank,
anche se lo ammira e ci si affeziona come un padre al
figlio. Ripensate alla domanda che gli fa sempre: “Come
hai fatto a falsificare l'esame di avvocato?”. Solo alla
fine Frank gli risponde, “Non l'ho falsificato, ho
studiato e l'ho superato”, ed � probabilmente la risposta
che Carl si aspettava a conferma della sua ammirazione
verso il ragazzo.
Insomma, non sar� all’al
tezza dei massimi capolavori di Spielberg (come “Salvate il soldato Ryan”) ma � un film
brillante, divertente e veramente ben strutturato che,
nonostante la lunghezza, non risulta mai noioso. Merito di
un ottima regia e dello straordinario cast.