Il destino di un guerriero - Alatriste: trama e recensione

Il destino di un guerriero - Alatriste
Titolo originale: Alatriste
Produzione: Spagna
Durata: 140
Genere: Azione/Thriller
Regia: Agust?n D?az Yanes
Uscita: 2007-06-22
Attori principali: Viggo Mortensen, Elena Anaya, Carlos Bardem, Pilar Bardem, Nicol?s Belmonte, Javier C?mara, Jes?s Castej?n
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- Voto: 7.3/10 (16 voti)

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Trama:
Nel 17�secolo Diego Alatriste, soldato dall�animo nobile impegnato a difendere la Spagna al crocevia con le Fiandre in una sanguinosa battaglia contro i fiamminghi, viene coinvolto suo malgrado in un tutoraggio a favore del figlio di un compagno d�armi morto in battaglia. Al ritorno in Spagna trover� una situazione ambigua. Il suo re, al quale comunque � sempre rimasto fedele, si � fatto trascinare in intrighi e doppi giochi, dietro i quali l�Inquisizione si nasconde e manipola. La situazione precipiter� quando il soldato verr� coinvolto in una cospirazione ai danni di alcuni nobili inglesi.
Recensione:
L�atmosfera epica Viggo Mortensen se l�era portata da casa, dopo Aragorn non � bastato A History of Violence, per macchiarne l�immacolata figura, e senz�altro il personaggio � molto ben riuscito, ma non � abbastanza per tenere su un pretenzioso filmone che supera le due ore, senza alcuna vera necessit�. Le battaglie, sia pure belle sono comunque inutilmente caotiche, manco gli orchi di Jackson facevano cos� tanto per confondere lo spettatore, e gli intrighi hanno la complicazione di trama che ci si aspetta da una fiction, come pure i verbosissimi dialoghi. Ma in tutta onest� non so se il problema sia l�eccessiva lunghezza, la trama intricata o le battaglie interminabili, quelle c�erano gi� nella trilogia del Signore degli Anelli, ma l� nessuno si � mai messo a guardare l�orologio. Forse il punto � che la regia non sembra presa dalla stessa foga del protagonista, o che la fotografia sembra aver qualche problema di filtraggi. O magari il problema potrebbe essere l�uso un po�eccessivo di stereotipi, Viggo come cavaliere senza macchia e con poca paura funziona senz�altro, ma i cattivi sono assai cattivi, forse ai limiti della caricatura, peccato che non ci sia traccia di umorismo alcuno in tutte le due ore e passa del film. Vogliamo poi parlare dell�Inquisizione cos� tanto impegnata a tessere trame che al confronto i giochetti di Filippo il Bello ai danni dei templari sembreranno un gioco da ragazzi? Il fatto che sia tratto da una storia di Arturo P�rez-Reverte dovrebbe esser di per se garanzia di buon materiale letterario di base, anche se abbiamo un precedente illustre di caotica trasposizione da Perez-Reverte, il confuso la Nona Porta del comunque geniale Polansky. Ma qua non c�� nessun grande regista a portarci a spasso in una trama intricata, solo un modesto artigiano che dovrebbe rivolgersi ad uno sceneggiatore professionista, e di quelli bravi.
Voto: 3
Anna Maria Pelella

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