Recensione:Dopo lo scandalo suscitato da “Battle Royale ”, ecco un altro film nipponico che ha fatto molto discutere per le tematiche trattate e per la violenza grafica messa in mostra. 50 studentesse si suicidano in massa gettandosi sotto la metropolitana in corsa. L’opinione pubblica � pietrificata e la polizia non sa come indagare sull’accaduto. Progressivamente pare diffondersi la moda del suicidio fra i giovani e si inizia a vociferare al riguardo di un fantomatico “Suicide Club” che vanta anche un sito internet. Chi si cela dietro questa catena di morti ? C’� un piano segreto, oppure si tratta di follia collettiva ? Perch� la polizia rinviene sui luoghi delle morti strani rotoli di pelle umana ? La scottante tematica del suicidio � trattata in bilico fra cupa seriet� ed humor nerissimo, rendendo la pellicola in questione difficile da digerire per gli spettatori pi� sensibili. Meno incisivo di “Battle Royale” ma pi� violento, con alcuni momenti splatter piuttosto impressionanti (il suicidio di massa iniziale, la donna che si affetta le dita con un coltello da cucina). Interessante la regia che mescola stile classico con stile pseudo-documetaristico dal taglio sporco e nervoso con l’ausilio di una fotografia trasandata ma efficace. Peccato che, dopo un’ora di film molto coinvolgente, il filo logico degli eventi si perda dietro cervellotiche sottotrame che generano una certa confusione e che rendono il finale della vicenda di difficile comprensione. Ottima la prova recitativa di Ryo Ishibashi, gi� apprezzato in “Audition ” di Miike e “Brother” di Kitano.
Si ringrazia
AlexVisani.comper la recensione