Vital: trama e recensione

Vital
Titolo originale: Vital
Produzione: Hong Kong
Durata: 86
Genere: Drammatico
Regia: Shinya Tsukamoto
Uscita: 2005-01-01
Attori principali: Tadanobu Asano, Nami Tsukamoto, Kiki, Kazuyoshi Kushida, Lili, Hana Kino, Go Rijyu, Jun Kunimura, Ittoku Kishibe
Scheda di Opinioni
Vota il film:

- Voto: 9.0/10 (1 voto)

Commenti


Commenta il film!

Trama:
Hiroshi sopravvive ad uno spaventoso incidente d'auto nel quale perde la sua fidanzata. Lentamente riemerge dal coma, ma ha perso la memoria. Ritornato agli studi di medicina, di cui comincia a recuperare il ricordo, gli sembra di conoscere il volto della donna il cui cadavere viene incaricato di sezionare?forse � la sua fidanzata, e forse suo padre, medico nell'ospedale nel quale lui fa pratica, non � del tutto estraneo alla faccenda?
Recensione:
Tsukamoto � un genio, diciamolo senza mezzi termini. Chi altrimenti potrebbe sezionare l'animo umano con una tale chirurgica precisione senza scivolare nel morboso o, peggio nel melodramma? Hiroshi vive il dramma della memoria della perdita a partire da una forzata dimenticanza, la sua fidanzata acquista una consistenza che le era estranea in vita, una vitalit� che neanche un personaggio di Poe, di quelli che tornano potrebbe avere. Lo spazio recuperato a partire dapprima dalla negazione del ricordo e poi dal recupero della proiezione dell'immagine dell'amata � un posto archetipico, un luogo del sogno. Non a caso situato ai margini del grande mare dell'inconscio. Hiroshi vive ogni giorno il ritrovamento dell'amata ed il suo abbandono, lei per contro non sembra consapevole della sua morte ma, paradossalmente soltanto del fatto che � lui a tenere viva la sua esistenza attraverso il ricordo. Dopo l'esplorazione voyeuristica di A Snake of June Tsukamoto decide di regalarci il superamento del tab� ultimo, la violazione del corpo dopo la morte. Una violazione che non � scempio, bens� omaggio al ricordo del corpo e dell'idea della amata. Una violazione che � la celebrazione del rispetto per chi non � pi�, come solo un giapponese potrebbe concepire. Il rituale di accompagnamento dei corpi sezionati alla loro dimora ultima � poesia pura, impensabile in una societ� diversa da quella. Un rituale che rappresenta l'idea stessa di superamento del concetto di sepolcro in senso foscoliano. Gli attori sono assolutamente strepitosi nella loro assoluta accettazione della convivenza col dramma della caducit�. Tadanobu Asano, mai cos� bello, � la sintesi dello smarrimento e dell'impotenza di fronte al dolore. La regia � fotografica, colorata ed assolutamente non invasiva del dramma stesso, le parti oniriche hanno una vitalit� che manca alla realt�, quasi a sottolineare le preferenze del regista in fatto di situazioni esistenziali. Tsukamoto stesso si ritaglia una parte marginale ma importantissima, quella di custode dei corpi e psicopompo che accompagna lo sperduto Hiroshi dall'amnesia dell'infanzia al dramma della perdita dell'et� adulta.
Voto: 10,0
Anna Maria Pelella

Leggi i commenti Collabora con noi! Invia una recensione