Trama:
Una tempesta si abbatte su una cittadina del Maine, provocando ingenti danni alle abitazioni. David e suo figlio si recano in centro per comprare del materiale con cui riparare la vetrata di casa, distrutta da un albero abbattuto dal vento. Una fitta nebbia per� avvolge l'intera cittadina. I due rimangono bloccati in un supermercato insieme ad altre decine di persone. Qualcosa di mostruoso si nasconde nella bruma e di notte spaventose creature attaccano il gruppo.
Recensione:
Non � la prima volta che Frank Darabont porta sul grande schermo un testo di Stephen King, anzi nella sua breve filmografia ( quattro film) ben due volte si � cimentato in una simile impresa ( "Le ali della libert�" e "Il miglio verde" ). Da bravo fan del celebre scrittore, come lui stesso ha affermato pi� volte e come ha dimostrato appunto nei precedenti lavori, si cura di trasportare tutto, con attenzione, dal racconto scritto allo schermo. Non manca nulla: la suspense, la critica sociale, l'umorismo, la violenza. E' forse il ritmo a non essere costante, la narrazione a tratti non scorre pi� fluidamente, "si arrugginisce e cigola" cosicch� la non breve durata (127 minuti) viene percepita tutta. La storia ha il malinconico e acre retrogusto delle fiabe di Shyamalan, manca la sorpresa finale per� o pi� esattamente lo sconvolgimento conclusivo. Anche qui vi sono ambientalismo e religione ma senza piante assassine ( "E venne il giorno" ) e non manca la politica. Interessante � l'utilizzo della nebbia che priva la storia di un artificioso paesaggio e scenario inquietante, � insieme buio e luce, nega la vista ma allo stesso tempo acceca e quindi a suo modo angosciante. Il finale � stato aggiunto da Darabont, enigmatico e complesso, apprezzato per� da King. Indubbiamente un buon prodotto che sarebbe un'ingiustizia non prendere in considerazione avendo con s� sia il piacere di narrare sia il desiderio di non lasciare il pubblico in disparte.