The Last Station

The Last Station
Titolo originale: The Last Station
Produzione: Germania, Russia
Durata: 112'
Genere: Drammatico
Regia: Michael Hoffman
Uscita: 2010-05-28
Attori principali: James McAvoy, Christopher Plummer, Paul Giamatti, Helen Mirren, Anne-Marie Duff, Kerry Condon, Patrick Kennedy, John Sessions, Tomas Spencer
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Trama:
Dopo quasi cinquant'anni di matrimonio, la contessa Sofja, devota moglie di Lev Tolstoj, amante appassionata, musa e segretaria � per sei volte ha copiato Guerra e Pace a mano� si accorge improvvisamente che tutto il suo mondo si � capovolto.
In nome della religione da lui stesso creata di recente una religione definita poi dai posteri "Anarchico-Cristiana", il grande romanziere russo decide di rinunciare al suo titolo nobiliare, alle propriet� e persino alla famiglia, a favore della povert�, del vegetarianesimo.
Recensione:
La storia emblematica dell' ultimo periodo della vita di Tolstoj e della sua morte, scritto e diretto da Michael Hoffman (il regista di La Terra Promessa), con Cristopher Plummer, Helen Mirren, Paul Giamatti e James McAvoy, arriva al cinema con gran ritardo grazie alla Sony �The Last Station� ci offre l�opportunit� di superare gli standard consueti del biopic e di gustare un film vivido, commovente, sulle difficolt� di vivere l�amore e l�impossibilit� di vivere senza di esso. Non � un film su T�lstoj. � un film sui conflitti dell�amore�, avverte Michael Hoffman. Dopo quasi cinquant�anni di matrimonio e 13 figli, , la contessa Sofja, devota moglie di Lev Tolstoj, amante appassionata, musa e segretaria, si accorge improvvisamente che tutto il suo mondo si � capovolto. In nome della religione da lui stesso creata di recente, una religione definita dai posteri come una sorta di religione �cristiano anarchica�, il grande romanziere russo decide di rinunciare al suo titolo nobiliare, alle propriet� e persino alla famiglia, a favore della povert�, del vegetarianesimo. Quando poi Sofja scopre che pu� essere stato il fidato discepolo di Tolstoj, Chertkov, a convincere il marito a firmare in segreto un nuovo testamento, nel quale si dispone che i diritti dei suoi illustri romanzi siano lasciati in eredit� al popolo russo piuttosto che alla famiglia, questa � la goccia che fa traboccare il vaso. Ricorrendo a ogni astuzia Sofja si batte con accanimento per difendere ci� che � convinta le appartenga di diritto. E tuttavia, pi� il suo comportamento si fa estremo, pi� facilmente Chertkov riesce a persuadere Tolstoj nei suoi propositi. Su questo campo minato si muove il nuovo devoto assistente di Tolstoj, il giovane e sprovveduto Valentin, che diventa immediatamente una pedina, dapprima degli intrighi di Chertkov e poi della vendetta di Sofja. La vita di Valentin si complica ulteriormente con il fiorire di una travolgente passione per la bella e focosa Masha, che ha aderito alla nuova religione di Tolstoj e il cui atteggiamento non convenzionale riguardo al sesso o all�amore confondono il giovane Valentin. Infatuato delle nozioni sull�amore ideale di Tolstoj, mistificate per� dalla ricca e turbolenta vita matrimoniale dello scrittore, Valentin si trova impreparato a dover affrontare le complicazioni amorose nel mondo reale. Presentato in anteprima al Festival Internazionale del Film di Roma, �The Last station� ha visto trionfare Helen Mirren con il Marc�Aurelio come migliore attrice. Il film ha ottenuto anche due nomination agli Oscar, due ai Golden Globe e cinque nomination agli Independet Spirit Award. E al Salone del Libro di Francoforte, Michael Hoffman � stato premiato per la migliore sceneggiatura, tratta dall�omonimo romanzo di Jay Parini. La storia degli ultimi giorni del grande Tolstoj � portata sullo schermo in chiave molto romanzata ma curatissima nei dettagli della ricostruzione d'ambiente. La recitazione � d'alto livello. L�impianto narrativo televisivo, la tensione emozionale discontinua e qualche didascalismo di troppo non lasciano volare alto questo film, che comunque resta un'opera interessante per il soggetto e gradevole per la recitazione e la ricostruzione d�ambiente.
Voto: 7
Stefania Muzio

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