Seven

Seven
Titolo originale: Seven
Produzione: Usa
Durata: 127
Genere: Thriller
Regia: David Fincher
Uscita: 1995-12-15
Attori principali: Morgan Freeman, Brad Pitt, Kevin Spacey, Daniel Zacapa, Gwyneth Paltrow, John Cassini, Bob Mack, Peter Crombie.
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- Voto: 8.1/10 (78 voti)

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Trama:
Uno psicopatico assassino decide di attirare l’attenzione del mondo, compiendo sette omicidi corrispondenti ai sette peccati capitali.
A due investigatori il compito arduo di scoprire l’identit� dell’omicida e di salvare le vittime, legate fra loro soltanto dal comune demerito di macchiarsi dei seguenti peccati: superbia, avarizia, ira, gola, lussuria, invidia e accidia.
Riusciranno solamente ad evitare gli ultimi due omicidi, grazie alla spontanea confessione dello psicopatico che si rivela essere un fanatico religioso.
Recensione:
Il film si presenta come spunto di riflessione per la caduta dei valori morali che portano alla corruzione della societ� contemporanea.
A K. Spacey il ruolo di giustiziere che accende il rogo per le inquisizioni a tal punto che guardando il film ci si chiede se sia realmente un assassino psicolabile o fanatico religioso, ponendo un confine labile fra le due definizioni.
La pellicola in realt� da modo di riflettere non tanto sulla nostra societ�, ma sulla civilt� orientale, dove la religione viene vissuta fino al delirio dai credenti per merito di chi manipola e strumentalizza i messaggi dati dai testi sacri.
La cronologia ci mostra come il film sia di dieci anni antecedente agli ultimi avvenimenti di terrorismo e fanatismo religioso, perci� suona come una sorta di paradosso rivelatorio, come se Fincher avesse creato Seven per fare riflettere i posteriori.
Buona anche la contrapposizione fra il giovane sicuro di s� Brad Pitt, convinto di avere tutto fra le proprie mani, e l’esperto e disilluso Morgan Freeman: non � solo una coppia bianco - nero perch� i due personaggi rispecchiano personalit� opposte: tanto B. Pitt � irascibile, impulsivo ed emotivo, quanto M. Freeman � posato, freddo e distaccato.
Il nichilismo ostentato del film si evolve in uno sconvolgente finale che, con la sua durezza, costringe lo spettatore a essere partecipe moralmente della tragica fine.
Giostrato da Andrew Kevin Walker, il film tuttavia delude le ambizioni iniziali.
Esso si presenta con una trama fitta e originale ma che scade proprio nel momento cruciale, ossia quando i due investigatori scoprono l’identit� dell’assassino; essa sembra pi� che altro lasciata alla probabilit� della fortuna e ad una semplice intuizione, forse troppo poco per un omicida che si presenta meticoloso e precisissimo nel compiere i suoi delitti.
L’ambientazione � propria di un Fincher all’estremo: metropoli costantemente buia, pioggia perpetua e scrosciante e citt� intrise di segni di degrado e morte.
La stessa fotografia � stata ritoccata da Darius Kondhi per accentuare i neri.
L’interpretazione del cast, invece, � esemplare: K. Spacey spicca su tutti specialmente nel finale e sembra essere il Jack Nicholson in Shining: la parte da psicopatico come una seconda pelle.
Ottima anche la prestazione degli altri due, capaci di far risaltare al meglio le loro caratteristiche cos� opposte ma allo stesso tempo indispensabili.
In definitiva, uno dei film migliori di Fincher, capace di trasmettere l’agonia della trama attraverso le cupe ambientazioni e la prestazione del cast scelto, e di sconvolgere lo spettatore con un finale crudo, ma vero.
Voto: 7,5
Paola Priola

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