Ratatouille: trama e recensione

Ratatouille
Titolo originale: Ratatouille
Produzione: Usa
Durata: 110
Genere: Animazione
Regia: Brad Bird, Jan Pinkava
Uscita: 2007-10-10
Attori principali: Patton Oswalt, Brian Dennehy, Janeane Garofalo, Brad Garrett, Ian Holm, Ashley O'Connor, Adam Scott
Scheda di Opinioni
Vota il film:

- Voto: 8.8/10 (87 voti)

Commenti


Commenta il film!

Trama:
Remy, un ratto che vive in campagna, insieme al padre, al fratello Emil e a tutta la loro colonia, non riesce a vivere restando nei limiti imposti dalla sua condizione. Lui non vuole mangiare spazzatura, n� avanzi, ama la buona cucina e guardando alla televisione il programma del grande chef Gusteau impara a cucinare.
Le vicissitudini della vita lo condurranno nella cucina di uno dei migliori ristoranti di Parigi, quello di Gusteau, dove con la sua competenza riesce a far diventare chef Linguini, un semplice sguattero che di cucina non capisce nulla, il quale a sua volta si scopre essere il figlio perduto del grande chef defunto che aveva lasciato disposizioni circa l�eredit� del ristorante...
Recensione:
� sei una pantegana per la miseria! Qualunque cosa tu abbia fatto � piaciuta� La Pixar non sbaglia un film da sempre, e questo � l�ennesima prova del talento di un officina che riesce a rendere interessante persino una colonia di ratti. Il topo che volle farsi chef ha una verve che coinvolge dal primo fotogramma, e se si riesce a superare l�ostacolo iniziale, quando ci si rende conto che quelli sullo schermo sono ratti, e che noi ci stiamo facendo prendere dalla loro storia, ci si trova in un�atmosfera che non si vedeva dai tempi de Gli Aristogatti. Solo che i tetti di Parigi sono adesso abitati dal piccolo chef e dal suo amico che millanta una competenza culinaria, senza aver mai messo al fuoco una sola pentola. E se dapprima tutto questo ci appare un tantino esagerato, sar� con vera passione per il destino dei due che seguiremo lo svolgersi della storia, non fosse altro che per vedere sconfitto il cattivissimo chef Skinner, nemico di Linguini e mercenario che, con sottile ironia ci viene mostrato a coltivare solo i facili guadagni dati dai surgelati. Le scene corali sono le pi� riuscite, sempre se si riesce a stare a guardare un�intera colonia di ratti che balla come ai bei tempi di Romeo e Duchessa. Sorvolando sulla morale della storia, che comunque ha la sua da dire circa i sogni che ciascuno coltiva e il proprio personale diritto al conseguimenti degli stessi, salta comunque all�occhio l�accuratezza con cui i personaggi sono caratterizzati. Dal ratto che vive una condizione di solitudine in seno ad una comunit� in cui non si riconosce, allo chef di fama e la sua perfetta cucina, adesso guidata da un avido mercenario, gi� fino al critico gastronomico, che assaggiando il ratatouille del piccolo chef, riceve un�epifania che lo rimanda nella cucina di sua madre e per questo pone rimedio ad un�intera vita spesa a distruggere chef e ristoranti. Risulta assai sorprendente come la scelta della Pixar di non umanizzare i suoi animali, se non nei piccoli particolari, nel caso gli occhi e le orecchie, li renda comunque realistici e nel contempo assolutamente irresistibili, al punto da creare una paradossale empatia col piccolo chef e con la sua sgangherata famiglia, che infine salver� la reputazione di Linguini, ma non la sua cucina, chiusa dall�ispettore dell�ufficio di igiene, causa invasione di ratti, appunto. Il critico gastronomico Anton Ego rappresenta non senza ironia intere schiere di critici quotati il cui parere da anni influenza i destini di generazioni di ristoranti e di chef famosi. Ed � con grandissimo gusto che ci si mostra il bambino dentro il critico, che alla fine voleva solo il ratatouille di sua madre e nulla pi�, e per questo macellava reputazioni e carriere senza alcuna piet�. La competenza tecnica dietro tutto questo � semplicemente magica, e non per un attimo potremo dubitare della realt� di quello che i nostri occhi ci rimandano, � proprio cos� nell�universo della Pixar non solo i ratti ballano, ma cucinano meglio degli uomini e incredibilmente per questo stravolgono le regole che da sempre li vogliono fuori dalle nostre cucine.
Voto: 7
Anna Maria Pelella

Leggi i commenti Collabora con noi! Invia una recensione