Profondo rosso

Profondo rosso
Titolo originale: Profondo rosso
Produzione: Italia
Durata: 130
Genere: Horror
Regia: Dario Argento
Uscita: 1975-03-07
Attori principali: David Hemmings, Daria Nicolodi, Gabriele Lavia, Macha M?ril, Eros Pagni, Giuliana Calandra, Piero Mazzinghi, Glauco Mauri
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- Voto: 8.0/10 (4 voti)

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Trama:
Un pianista inglese � testimone di un violento omicidio. Per sfuggire ai sospetti della polizia e ai delitti che si susseguono, decide di indagare in prima persona con l'aiuto di un'intraprendente giornalista.
Recensione:
Al quinto film Dario Argento realizza il suo capolavoro, thriller serrato nei momenti di tensione e dilatato nelle sequenze pi� suggestive. Il principale pregio � la costante ricerca in tutti gli aspetti della pellicola di un equilibrio fra elementi diversi e spesso contrastanti fra loro. In profondo rosso si fondono alla perfezione i temi tipici della filmografia argentiana precedente, maggiormente legati al thriller nostrano (Bava su tutti), e gli elementi del puro horror, che caratterizzeranno i seguenti film del regista. La mescolanza di toni e generi, nella quale trovano spazio anche siparietti quasi comici, � la caratteristica principale di profondo rosso, come dimostra la scelta di Argento di girare addirittura in quattro citt� diverse per trasmettere un disorientamento geografico che subisce il protagonista straniero. Argento ha l'arditezza di realizzare un thriller piuttosto lungo (poco pi� di due ore), senza appesantirne la trama e, anzi, superando i confini del film di genere con l'aggiunta di spiegazioni psicanalitiche, un uso innovativo di suoni e musiche, e citazioni cinematografiche (Psycho, The Exorcist). La trama tipicamente gialla � contaminata da toni ed elementi orrorifici, surreali e paranormali che, nonostante risultino privi di razionalit� e spesso di rigore logico, agiscono ad un livello puramente emozionale sullo spettatore, disposto a farsi trascinare nella spirale visionaria e omicida del film. Ottima prova attoriale del protagonista David Hemmings e soprattutto di Gabriele Lavia,"� pianista proletario"� alcolizzato, mentre risulta un po' sopra le righe Daria Nicolodi, giornalista femminista alla ricerca dello scoop della vita. Contributo notevole � dato dalla colonna sonora firmata da Gaslini e dai Goblin, autori di un tema musicale martellante entrato nella storia del cinema, vero protagonista della sequenza nella "villa del bambino urlante"�.
Voto: 9,0
Domenico del Mastro

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