Gli abbracci spezzati

Gli abbracci spezzati
Titolo originale: Los abrazos rotos
Produzione: Spagna
Durata: 129'
Genere: Drammatico, Thriller
Regia: Pedro Almodovar
Uscita: 2009-10-02
Attori principali: Penelope Cruz, Llu?s Homar, Blanca Portillo, Jos? Luis G?mez, Tamar Novas, Rub?n Ochandiano, Marta Aledo, Agust?n Almod?var, Enrique Aparicio, Rossy de Palma, ?ngela Molina, Carlos Leal, Carmen Machi
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Trama:
Mateo scrive e dirige i suoi film. Lena � la sua musa. Amante del magnate Ernesto, e con un passato di prostituta, Lena si lascia travolgere dalla passione per il suo regista. Ma Ernesto non � disposto a perderla, e la fuga dei due verr� arrestata di colpo dal destino e dalla sfortuna.
Recensione:
Il cinema di Almod�var � costellato da passioni fatali e da donne capaci di annullarsi per amore. Lena � solo l'ultima delle sue eroine. Una donna con un passato terribile e un futuro tragico, che vive il presente come fosse la sua unica speranza di felicit�. Anni prima Ernesto l'aveva sottratta ad una vita difficile, semplicemente facendone la sua amante. Lei per anni ha ricambiato la sua passione come fosse un dovere, ma adesso vuole di pi�. Desidera lavorare, e sceglie la carriera di attrice. Quello che per� desidera veramente, un amore vero capace di portarla via dalla sua vita ormai banale, le coster� molto pi� di quello a cui pensava di rinunciare amando un altro. Mateo la ama appassionatamente, e sullo sfondo di un mare bellissimo le regala un'illusione di eternit� Un'eternit� conquistata solo a prezzo della vita. Mateo muore con lei nell'incidente che fermer� la loro fuga. Harry prende il suo posto, ma la sua vista, e con essa la sua carriera di regista, sono sparite con lei. Almod�var ha mostrato ormai da tempo la sua capacit� di trascendere il cinema, semplicemente filmandolo dal di dentro. In questa nuova pellicola il cinema � il mezzo e il fine delle passioni di Lena e Mateo. I due amano il cinema e la vita allo stesso modo. E la fuga che li vede protagonisti di una romantica possibilit� di sfuggire alla banalit� del quotidiano, li distrugger� paradossalmente immortalandoli per sempre in una manciata di foto, distrutte dall'odio. Mateo muore simbolicamente in quell'incidente in cui perde in un sol colpo l'amore e la capacit� di vedere, base imprescindibile su cui si fonda il suo lavoro. Harry prende il suo posto, e l'amnesia di cui si finge portatore gli dar� la possibilit� di sopravvivere al tutto. Intanto il tempo passa e i nodi vengono lentamente al pettine: tutto quello che � stato seppellito nel passato � destinato a riemergere, e con esso l'amore che per anni Mateo ha affidato all'oblio di un mare mai realmente attraversato, quello del dolore e del vuoto. Almod�var confeziona il suo personale omaggio ai melodrammi del vecchio cinema che fu, e con la sua indiscussa maestria aggiorna senza nessuno sforzo temi e passioni ormai obsoleti. La citazione metafilmica impreziosice il tutto regalando allo spettatore una complice occhiata sul mondo dietro la macchina da presa e sulle passioni che spesso animano chi crea un film. Mateo � Almod�var nella stessa misura in cui in Lena sono rappresentate tutte le sue eroine, donne travolte dalle passioni di cui non sanno fare a meno e sempre un po' "sull'orlo di una crisi di nervi". Harry � solo il pallido riflesso di una vita vissuta intensamente e altrettanto velocemente distrutta dal desiderio di realizzare in un sol colpo un bel film e una grande storia d'amore. Los Abrazos Rotos � un melodramma di impianto classico, con una regia impeccabile e attori semplicemente perfetti. Pen�lope Cruz, interamente brava come le riesce solo con Almodovar, � la pi� convincente delle donne di questo doloroso omaggio a un cinema viscerale raccontato dall'interno. Mentre Mateo/Harry, un misurato Llu�s Homar, � un caledoscopio di sentimenti soffocati e nel contempo espressi in maniera minimale, a volte con una sola piega della bocca, come solo i grandi del passato sapevano fare. Blanca Portillo � una sensazionale aiuto regista che nella realt� risulter� un pilastro imprescindibile per il povero Mateo. Mentre Jos� Luis G�mez � il dolente Ernesto, catalizzatore del dramma e suo modo artefice di una catena imprevista di disgrazie. La fotografia solare e leggeremente velata richiama alla mente le storie del passato, in un omaggio/citazione di un cinema che viene evocato soltanto quando a filmare sono i grandi. La colonna sonora e gli scenari coloratissimi fanno da cornice pi� che adatta a un racconto doloroso e inevitabile, come spesso solo la vita pu� essere. E se � pur vero che i colorati e caotici film degli esordi hanno dato al regista la possibilit� di esser notato per la sua originalit� e per il suo estro, � sicuro che con gli ultimi film pi� maturi e completi dal punto di vista espressivo, Almod�var si � definitivamente ritagliato un posto di rilievo tra i pi� grandi registi della sua generazione.
Voto: 7
Anna Maria Pelella

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