Recensione:
Tratto da una storia vera, il film vanta un ritmo lentissimo, troppo lento. La prima parte del film coincide esattamente con quanto visto nel trailer. Il minuscolo colpo di scena iniziale, oltre ad essere ridicolo, � anche gi� noto. L'ambientazione metropolitana, sottolineata dai colori grigi sembra rendere ancora pi� pesante l'atmosfera.
La recitazione non � delle migliori: non c'� suspense, ma stress. Ed ogni nuova scena non fa che confermare questa sensazione. Il film si rivela noioso fin da subito e non fa che darne nuove conferme.
La teatralit� di alcune scene, come quella della sparatoria nel parco � oltremodo ridicola.
Tutto il film poi si basa su una storia che non si regge, e il regista non riesce assolutamente a suscitare l'attenzione dello spettatore.
Il finale, per quanto lento e noioso, aiuta a capire meglio lo spirito del film. Nella realt� � difficile distinguere il bene dal male. Cosa succede se ci troviamo chiamati a giudicare una persona che normalmente giudicheremmo positivamente, che crede nei valori e nella religione, ma che � al contempo colpevole di aver agito contro il suo stesso stato? Il giovane agente a operazione conclusa decider� di lasciare l'FBI... L'essenza stessa di un infiltrato � qualcosa di subdolo, e porta a compromessi con la propria coscienza.