21 Grammi

21 Grammi
Titolo originale: 21 Grams
Produzione: Usa
Durata: 125'
Genere: Drammatico
Regia: Alejandro Gonz�les I��rritu
Uscita: 2004-01-16
Attori principali: Sean Penn, David Chattam, Benicio Del Toro, Marc Musso, Naomi Watts, Clea DuVall, Danny Huston
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- Voto: 7.5/10 (68 voti)

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Trama:
Paul, Jack e Cristina sono tre persone con vite completamente diverse che
verranno unite per un tragico incidente automobilistico, trovandosi ad
influenzarsi a vicenda in un intreccio di speranza, disperazione e vendetta.
Recensione:
Un film che fa riflettere. Gi� dal titolo (21 grammi, il peso dell'anima) si
presume una di quelle pellicole pulsanti, cucite appositamente per infilarsi
in un pensiero e non lasciarlo per diverso tempo. Il regista infatti �
riuscito nell'intento iniziale di lasciare gli spettatori perplessi,
attoniti e in riflessione.
21 grammi narra la storia di Paul, un malato terminale in lista d'attesa per
un cuore nuovo, Jack, un ex galeotto riesumato dalla fede in Dio e di
Cristina, moglie con due splendide bambine che vive una vita serena e
tranquilla.
La storia dei tre si intreccia quando Jack investe il marito e le figlie di
Cristina, uccidendole. Una volta constatato il decesso, quest'ultima
acconsente alla donazione degli organi del marito che salvano la vita a
Paul. Le conseguenze di un tragico incidente sono devastanti: Cristina si
riaffaccia all'adolescenza dai trascorsi di tossicodipendente, Paul sente il
bisogno disperato di conoscere la storia di chi, perdendo la vita, ne ha
dato un'altra; Jack si sente tradito dal suo Dio e viene risucchiato dai
sensi di colpa, decidendo di lasciare la moglie e i figli vagando senza
trovare un ubi consistam.
Il regista ha elaborato l'intreccio in stile Memento, per citare un cult
movie del genere: inizia dalla fine, incastra le varie scene spezzettandole
con continui flash back con fermo immagini che ci aiutano a capire la trama.
Perch� difatti lo spettatore, inizialmente, si trova spiazzato: � come se
Inarritu spalmasse le scene una sopra l'altra, ripetendole delle volte, non
seguendo un puzzle ma accatastandole l'una sull'altra.
Di rilievo la stesura del profilo psicologico dei personaggi, i quali sono
interpretati da un cast sicuramente all'altezza. Paul rappresenta chi riceve
vita dalla morte, restando profondamente turbato e desideroso di aiutare chi
ha perso il suo donatore. Lo fa mettendo da parte la sua dignit� - grazie
anche all'amore - rischiando il tutto e per tutto, fino ad uccidersi.
Cristina rappresenta lo stereotipo della classica famiglia americana felice,
con casa bellissima, figlie adorabili e marito stupendo. Ella per� dovr�
fare i conti con un tragico incidente che di stereotipi - purtroppo - ne ha
tantissimi: un incidente automobilistico. Quanti se ne sentono al giorno,
quante persone perdono la vita per una curva presa troppo veloce. Ma quando
si viene a conoscenza del fatto, si sa l'accaduto e basta. Com'� il dopo per
chi, con la disgrazia, perde la sua vita senza morire?
Sembra che il regista abbia voluto farci riflettere su ci�. Una vita fatta
di disperazione che porta alle strade pi� facilmente percorribili in questi
casi, dei porti diabolicamente sicuri: la droga. Improvvisamente si trover�
Paul a fianco, colui che ha il cuore di suo marito. Suggestiva l'immagine di
Cristina che, una volta saputo, poggia la testa sul petto dell'uomo per
sentire i battiti del cuore del suo amato. E forse per la stessa suggestione
si trover� innamorata dell'uomo che le offre il suo appoggio.
E poi c'� Jack. Uno dei tanti, si potrebbe dire. Un ex galeotto con una
fedina penale pi� lunga di una lista di spesa. Emarginato, evitato,
denigrato da tutto e tutti fuorch� la sua famiglia. Riesce a dirimersi sulla
retta via grazie alla religione. Per� Jack � uno squilibrato, e lo dimostra
anche nel credo: � un fanatico religioso, altro tema profondo che il regista
vuole mettere nel piatto. Il fanatismo religioso porta alla follia e Jack lo
mostra pi� volte: segue alla lettera la Bibbia anche impartendo dolori ai
figli, sentendosi tradito da Ges� si toglie la croce tatuata con il fuoco.
E' un fanatico, s�. Non solo. E' un disperato senza arte n� parte, perso fra
i rimorsi di un errore demonizzato dalla paura di fermarsi a soccorrere chi
ha investito. E' uno che cerca solo l'oblio, la fine della disperazione. E
lo fa sino all'ultimo, procurando, suo malgrado, soltanto un'altra morte,
non quella desiderata - ossia la sua - ma di colui che porta il cuore di chi
ha ucciso.
21 grammi � il peso che si perde quando si muore, il peso portato da chi
sopravvive. Quanto pesano 21 grammi? Sono questi i quesiti che il regista ci
propone alla fine del film. In realt� le domande percorrono tutto il suo
operato; sono ovunque, dietro i silenzi dei personaggi, dietro i loro gesti,
i loro sentimenti, le loro azioni. 21 grammi � il peso dell'anima, reca il
sottotitolo del film. 21 grammi, per�, non � il peso morale della pellicola,
tutt'altro che leggera. E non � neppure, fortunatamente, il peso che ci si
sente addosso dopo aver vissuto tematiche cos� profonde.
Voto: 8,0
Gik25
PP
Karolis

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